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Empoli. Incontro pubblico sull’emergenza stazione ferroviaria. La paura dei residenti.

Mercoledì 15 febbraio ha avuto luogo ad Empoli. nella sede del Dopolavoro Ferroviario. un’assemblea pubblica, presieduta dal sindaco di Empoli Brenda Barnini oltre che da Francesco Zunino, primo dirigente del Commissariato, Daniele Riva, comandante della Compagnia dei carabinieri di Empoli, e Massimo Luschi, comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa. In questa assemblea- incontro si è parlato della situazione che si è venuta a creare nella zona della stazione di Empoli e nelle aree circostanti la ferrovia tanto da arrivare al punto di definire la piazza Don Minzoni come “un ramo secco della città” dove le attività commerciali latitano, dove sembra che nessuno abbia più voglia di investire perché è diventata una zona ostaggio dello spaccio della droga, teatro di furti oltre che di minacce continue, in poche parole “terra di nessuno” dove i residenti vivono e subiscono il disagio di dover avere paura, perché sanno che possono correre dei rischi con delle conseguenze. Quindi i residenti, i cittadini di Empoli chiedono sicurezza ed a tal proposito c’è già una petizione che ha raccolto più di 200 firme.

Le personalità intervenute ne hanno preso atto, oltre ad illustrare cosa sia già stato fatto in tal senso e cosa si andrà a fare per contrastare e poter gestire tale stato di fatto. Il sindaco Brenda Barnini ha ricordato cosa abbia già fatto l’amministrazione comunale in tale zona come l’installazione di telecamere di videosorveglianza e l’ordinanza che vieta il consumo di alcolici. Il rifinanziamento anche per il 2023 del progetto Hugo che ebbe inizio nel luglio 2020 ed il cui target è quello di rivitalizzare le relazioni di comunità come anti degrado. E poi illustrando quali altri interventi si andrà a fare come limitare l’orario di apertura delle attività già sanzionate, rendere il parcheggio multipiano ad un piano solo (a raso) potenziando l’illuminazione e le telecamere lungo via XI febbraio, via Palestro e via Tripoli. Questo tipo di intervento (300.000 mila euro) è inserito nel programma triennale dei lavori pubblici ed è gestito dalle RFI, e poi, la nascita di una ciclostazione dove prima c’era il vecchio ospedale per la custodia delle bici dei pendolari senza omettere la riqualificazione di Via San Martino e via Fabiani per un costo di circa 130.000 euro che prevede la riqualificazione dell’asfalto, il rifacimento dei marciapiedi e la manutenzione del verde includendo anche la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile. E’ in fase di preparazione un atto che potrebbe limitare l’orario di apertura delle attività presenti nella zona che hanno subito già provvedimenti temporanei di chiusura. A questo proposito il prefetto Francesca Ferrandino, in carica dal 9 gennaio scorso, potrebbe valutare anche l’ipotesi di emanare un eventuale provvedimento di ritiro della licenza.

In tale contesto i cittadini hanno avuto la possibilità di parlare delle loro esperienze personali, di come le hanno affrontate, delle loro paure ormai diventate una costante della quotidianità, dai furti subiti dagli studenti che raggiungono le scuole dislocate vicino alla stazione, dallo stato di

degrado dei luoghi disseminati di sporcizia, di bottiglie, di vere e proprie cloache a cielo aperto, per non parlare delle limitazioni nel transitare in tali zone per il timore di trovarsi coinvolti in risse di cui non se ne saprebbe il motivo ma che se ne potrebbe subire le conseguenze.

Come cittadina di Empoli oltre che come empolese di nascita ho sempre ostentato la convinzione che Empoli fosse immune dalle prerogative tentacolari delle grandi metropoli ma che soprattutto non potesse mai essere una città con tutte quelle prerogative ma i fatti mi costringono a dire che, forse, c’era una volta Empoli….

 

Franca Ciari

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Franca Ciari

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