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EMPOLI. ‘Beni comuni’, il progetto entra nel vivo: approvato il regolamento

EMPOLI. ‘Beni comuni’, il progetto entra nel vivo: approvato il regolamento

 

Il documento è stato presentato al Cenacolo degli Agostiniani. Obiettivo, una città dove amministrazione, cittadini e associazioni fanno squadra per la cura del territorio e il benessere della comunità

EMPOLI – Entra nel vivo il percorso di attuazione del Regolamento per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni, approvato con delibera del Consiglio Comunale il 29 marzo 2022, all’interno del Distretto dell’Economia Civile di Empoli.
Nel suggestivo Cenacolo degli Agostiniani, in Via dei Neri, 15, nella mattinata di oggi, giovedì 28 aprile 2022, ne hanno parlato la sindaca di Empoli, l’assessora comunale alle Politiche sociali, Massimo Mannoni di Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà e le altre associazioni intervenute all’iniziativa.

Presentare il ‘Regolamento dei beni comuni’ è un passaggio innovativo per una città fatta di persone che, insieme all’amministrazione comunale, hanno stretto ‘patti di collaborazione’, ordinari e complessi, per prendersi cura e gestire in modo condiviso beni funzionali al benessere di tutta la comunità e dei suoi membri, guardando all’esercizio dei diritti fondamentali della persona e all’interesse delle generazioni future.

In quest’ottica, ecco che chi ha scelto di rispondere presente a questo progetto ha deciso di attivarsi nei confronti dei beni comuni, per garantirne e migliorarne la fruizione individuale e collettiva, condividendo con l’amministrazione e il proprietario, ove privato, la responsabilità della loro cura, della gestione condivisa e della rigenerazione. A ispirare il percorso, la Costituzione italiana, all’art. 118, comma 4, che recita: «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà», a cui è seguita anche la legge della Regione Toscana per il governo collaborativo dei Beni Comuni e del territorio. Per concretizzare questo principio, il Comune di Empoli ha approvato il Regolamento per l’attuazione della sussidiarietà orizzontale mediante la stipula di Patti con i cittadini attivi: i patti di collaborazione sono gli strumenti pensati per dare attuazione al regolamento sulla cura dei beni comuni e la loro gestione condivisa tra il Comune e i cittadini.

Dei beni comuni fanno parte i Beni materiali (cura e rigenerazione di immobili, cura e gestione di spazi pubblici come aiuole, aree verdi in generale, aree scolastiche, edifici, portici, ecc.) e i Beni immateriali (inclusione e coesione sociale, cultura, sostenibilità ambientale, riuso, alfabetizzazione informatica, ecc.).

A questo link https://www.comune.empoli.fi.it/distretto-economia-civile-empoli/beni-comuni è possibile consultare la sezione ‘Cittadini per i Beni Comuni’ da cui trarre tutte le informazioni utili su come proporre un ‘patto di collaborazione’, prendere visione del ‘Regolamento’ e dei ‘patti’ e, quindi, partecipare al progetto.

Ad aprire la mattinata, la sindaca di Empoli, che ha accolto con molta soddisfazione la gran bella risposta di partecipazione da parte delle associazioni presenti che hanno colto questa nuova opportunità per vivere al meglio la nostra comunità. Ha raccontato tutte le fasi del cammino fatto prima di arrivare alla stesura e all’approvazione definitiva del ‘Regolamento’, mettendo in luce l’importanza dei cittadini e delle stesse associazioni protagonisti di questa strada da continuare a percorrere insieme e quanto oggi tutto questo abbia più valore perché si mettono in campo le persone ‘a fare cose’ condivise nel segno della ripartenza, dopo anni di solitudine. Guardando poi ad uno degli effetti della pandemia, che è quello di un piccolo aumento di episodi di vandalismo verso i beni comuni, a cui non viene rivolta la giusta attenzione e quindi la cura, molto spesso, la sindaca ha evidenziato che, sono gesti di richiesta di aiuto e l’amministrazione comunale può soltanto prendersi la responsabilità, con iniziative come quella di stamattina. Nella sua conclusione, ha descritto una Empoli da sempre città aperta e solidale che può soltanto migliorare con uno strumento nuovo da utilizzare come amministrazione condivisa.

Come evidenziato dall’assessora, da oggi tutti i cittadini che hanno la voglia di prendersi cura di un bene comune hanno la concreta possibilità di farlo, grazie a un modo nuovo di amministrare la città. Già da alcuni anni, ha sottolineato ancora l’assessora, sono stati introdotti strumenti di co-programmazione e co-progettazione, coinvolgendo le associazioni e il terzo settore così da decidere insieme all’amministrazione quali obiettivi raggiungere e con quali modalità. Con questo regolamento, ecco che si coinvolgono direttamente i singoli cittadini, con la volontà di stimolarli a pensare al futuro della città: ognuno ha la possibilità di condividere la sua idea con il Comune, per poi provare, insieme all’amministrazione o ad altri cittadini, a cambiare il volto di quel pezzetto di mondo, che è suo e di tutta la comunità.

Massimo Mannoni di Labsus ha affermato: «Il Comune di Empoli approvando il Regolamento per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 29/03/2022, si unisce ad altri 45 Comuni della Toscana, e a circa 300 nel Paese, che negli ultimi anni si sono dotati di questo strumento per favorire il rapporto tra i cittadini e gli enti locali attraverso forme innovative di collaborazione per recuperare, restituire alla comunità e valorizzare i così detti beni comuni, dando attuazione al principio di sussidiarietà».


Ufficio Stampa Comune di Empoli
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Franca Ciari

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