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“A Natale adotta una Pigotta” per salvare la vita di bambini e bambine africani

POLITICHE SOCIALI. Domenica 15 dicembre dalle 9.30, piazza della Vittoria, lato Unione

“A Natale adotta una Pigotta” per salvare la vita di bambini e bambine africani

Le bambole di pezza sono realizzate dalle mani preziose delle volontarie della sartoria dell’Auser Filo D’Argento. Con il contributo  un kit salvavita

 

EMPOLI – Ogni Natale l’UNICEF – United Nations Children’s Fund, Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia – è nelle piazze d’Italia, per “dare in adozione” quelle bambole in pezza davvero uniche e speciali, le Pigotte, famose in tutto il mondo. Tutte le Pigotte sono realizzate dalle migliaia di volontari che aderiscono a questo progetto. Nel solo 2006 sono state adottate ben 108.000 bambole, ognuna diversa dall’altra, in quasi 600 piazze italiane.

Con un’offerta minima di 20,00 euro si può adottare una Pigotta e salvare una vita di un bambino o di una bambina dell’Africa centrale e occidentale, grazie a un kit salvavita che riduce il pericolo di mortalità nei primi cinque anni di vita.

Empoli sta con la Pigotta e aderisce alla campagna UNICEF grazie alle mani preziose delle sarte dell’associazione Auser Filo D’Argento, dette ‘pigottare’, che con ago e filo, hanno cucito tanti modelli di Pigotte tutte diverse tra loro, colorate e vestite di tanta fantasia e tanto amore, per la vita dei bambini più sfortunati.

Così le Pigotte fatte in ‘casa nostra’ saranno esposte domenica 15 dicembre 2019 dalle 9.30 alle 18.30/19 in piazza della Vittoria, lato sede Unione dei Comuni Circondario Empolese – Valdelsa.

A Natale facciamo un regalo speciale: adottiamo una Pigotta dell’UNICEF.

 

«Chi si apre al volontariato, si apre alla vita. La sartoria dell’Auser è solidarietà, creatività, accoglienza, capacità di riciclare, voglia di ascoltarsi, sostenersi, sentirsi utili. Tante donne che, con passione, insieme, cuciono abiti per le persone in difficoltà sul territorio e nel mondo. Bellissime le Pigotte create dalla sartoria – dice l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini – adottarle significa salvare la vita a tante bambine e tanti bambini meno fortunati di noi».

 

COME NASCE LA PIGOTTA – È una bambola di pezza ideata nel 1988 da Jo Garceau del Comitato Provinciale UNICEF di Milano, diventata poi, nel 1999, bambola ufficiale dell’UNICEF Italia. La sua storia è ricca di iniziative e successi importanti che hanno contribuito a salvare, fino ad oggi, oltre un milione e mezzo di bambini nel mondo.

Le Pigotte vengono realizzate con tessuti, scampoli e lane regalati da aziende amiche dell’UNICEF e realizzate dalle volontarie dei Comitati Provinciali dell’UNICEF, le nostre amate Pigottare. Le Pigotte Classiche sono tutte diverse e per questo uniche e preziose come il cerchio virtuoso che parte da chi realizza con ago e filo le bambole e arriva a tutti voi che adottate le Pigotte.

 

IL KIT SALVAVITA DELL’UNICEF  – Il pacchetto di interventi è costituito da: vaccini contro difterite, pertosse e tetano; vaccini antipolio e contro il morbillo, capsule di vitamina A, sali per la reidratazione orale contro la diarrea acuta, antibiotici contro le infezioni respiratorie acute; zanzariere trattate con insetticida per prevenire il rischio di malaria, oltre che l’assistenza alle madri durante la gravidanza per un parto sicuro.

 

COME FACCIO AD ADOTTARE LA MIA PIGOTTA – Ogni Natale l’UNICEF è nelle piazze d’Italia per “dare in adozione” tutte le Pigotte realizzate dalle migliaia di volontari che aderiscono al progetto. Nel solo 2006 sono state adottate ben 108.000 bambole, ognuna diversa dall’altra, in quasi 500 piazze italiane. Con un’offerta minima di 20,00 euro potrai adottare la tua Pigotta e consentire all’UNICEF di fornire a un bambino africano interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita. La tua bambola è accompagnata da una cartolina e una carta d’identità con i suoi dati e quelli della persona che l’ha creata. Spedisci la cartolina a chi l’ha realizzata: gli farai sapere che la sua Pigotta ha trovato una casa e che un bambino è stato salvato.

Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’UNICEF, verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato “Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”. Queste e tante altre informazioni sulla Pigotta sono da oggi online sul nuovo sito interamente dedicato alla popolarissima bambola di pezza: http://pigotta.unicef.it .

  

 

Ufficio Stampa

Comune di Empoli

 

Skype: giacomo.cioni1976

 

Franca Ciari

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

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